Chi sono-Bio

about meNadia Daniela Russo nasce a Lecco il 22 novembre 1955, cittadina nella quale il padre giornalista proveniente da Milano viene chiamato a dirigere il giornale locale.

Dopo 5 anni d’infanzia selvaggia tra scorribande nei campi e gite sul lago, rientra a Milano dove l’attende un mondo di asfalto e cemento in pieno boom economico. Sino dalla più tenera età si rivela in lei uno spiccato senso artistico, per cui la famiglia la supporta totalmente nella scelta degli studi artistici. Frequenta il Liceo e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera, nella sezione scenografia.
In quegli anni per mantenersi agli studi in Accademia dopo la prematura morte del padre, comincia a frequentare lo studio del Maestro Nino D’Onofrio, un surrealista italo-americano a sua volta allievo di Salvador Dalì. Nadia ne è folgorata, la sua vera vocazione si palesa in tutta la sua prepotenza e per tre anni si dedicherà esclusivamente alla studio della Pittura. Definita dal suo stesso Maestro “una Leonor Fini in erba” per la delicatezza e precisione del suo tratto, nel 1977 si reca a New York su suo invito e partecipa alla stesura di grandi opere e alla realizzazione di bozzetti per design e foulard.

il tempoAl rientro dagli Stati Uniti comincia una vita completamente dedicata all’arte in un momento particolarmente ostile per lo stile figurativo . Riceve parecchi incoraggiamenti alla prima personale (1977) al palazzo Comunale di Castellanza (VA) tanto che i giornali locali ne accolgono molto favorevolmente l’esordio. Dal 1978 all’81 decide di affiancare alla propria produzione artistica ( partecipa a collettive e personali e vince numerosi concorsi), quella di grafica impaginatrice nel primo settimanale di informatica che andava allora nascendo a piazza Cavour a Milano, nello stesso Palazzo Dei Giornali dove aveva lavorato suo padre.

Si specializza nella ritrattistica e nella copia dei quadri ad olio su tela del ‘4/500 italiano e gran parte di quella produzione è tutt’oggi visibile presso la ditta Raponi Tessuti di Milano.

Nell’84 vede una mostra di acqueforti del famoso stampatore Upiglio alla rotonda della Besana e si innamora di quella tecnica, la fa sua e frequenta per due anni (85/86) il corso di calcografia nello studio di Gigi Pedroli. Nell’ 86 conosce quelli che si riveleranno i veri mecenati ed estimatori della sua opera, i coniugi e collezionisti Roncolato, che la sosterranno fino al 1993. Dal 1995 è residente a Verona e porta a termine numerose opere d’arte Sacra fra cui il grande trittico (16mq) delle Storie di San Benedetto, per l’omonimo Monastero di San Sepolcro (AR- oggi a Catania), i ritratti degli Abati del monastero di Praglia (PD) , la pala di s. Agata per la chiesa parrocchiale di Brivio (LC) , il ritratto del Beato Zefirino nella Casa Madre delle Orsoline di Verona e la pala della Pentecoste (6mq) per la chiesa Parrocchiale della Strà di Colognola ai Colli (VR), inaugurata dal Vescovo Roberto Flavio Carraro.

Cosmi e galassie- Personale 2013Nel 2004 espone al Circolo Ufficiali di Castelvecchio a Verona una vasta produzione di dipinti e grafiche degli ultimi 25 anni e partecipa negli anni successivi con il gruppo locale dell’ U.C.A.I a numerose collettive in Duomo.

Nel 2005/6 partecipa al Corso “Impresa di donne” organizzato dal comune di Verona, per progetti imprenditoriali innovativi, presentando una proposta di bottega artistica tradizionale, ma supportata da tecnologie informatiche.

Nel 2008 ha elaborato il progetto “Pittura su Marmo” che va anche questo a recuperare stili antichissimi, ma inseriti in ambienti contemporanei. Dal 2012 fa parte del Gruppo milanese “Artisti del Garibaldi” , quartiere dove in gioventù frequentò il liceo artistico.

Biography
Nadia Daniela Russo was born in Lecco November 22, 1955, the town in which her father, a journalist from Milan, was appointed director of the local newspaper. After five years of a wild , idyllic childhood spent running in the meadows and taking trips on the lake, she returned to Milan during the economic boom, where a world of asphalt and cement awaited her. From an early age her strong artistic sense was revealed, so the family fully supported her choice to study art .She attended the High School and then the Academy of Fine Arts of Brera in the set design section. In those years, after the premature death of her father, to pay for her studies in the Academy, she began to work in the studio of Maestro Nino D’Onofrio, an Italian /American surrealist who was a pupil of Salvador Dalì.
It was an epiphany for Nadia, her true vocation asserts itself in all its arrogance and she would devote herself exclusively to painting for the next three years. Defined by her own teacher a budding “Leonor Fini” for the delicacy and precision of her drawing, in 1977 she went to New York at the invitation of D’Onofrio and took part in the preparation of major projects and the creation of sketches and designs for scarves. After returning from the United States, She began a life totally dedicated to art, in a particularly hostile time for the figurative style. Receiving great encouragement at her first solo exhibition at the town hall of Castellanza (1977), with local newspapers writing glowing reviews of her debut. 1978-1981 she decided to add to her artistic production (she took part in competitions and exhibitions, winning numerous awards) becoming graphic layout artist in the first of computer science weekly to be published in Milan in the same “Palace of the Newspapers” where her father had worked.
Nadia specialized in portraiture and in the reproduction of oil paintings from the Italian 15th and 16th centuries, and much of that production is still at the Raponi Fabric Company in Milan.
In ’84 she sees an exhibition of etchings by the famous art printer Upiglio at the Rotonda della Besana in Milan and she falls in love that technique, learns it and attends the engraving course for two years (‘85/’86) in the art studio of Gigi Pedroli.
In ’86 she meets a couple who are to become  true patrons and admirers of her art, husband and wife  collectors  Roncolato, who will support Nadia’s work up to 1993. Since 1995 she  has lived in Verona and has successfully completed numerous works of sacred art,  including the large triptych(16m) of  the San Benedetto monastery in San Sepolcro in Tuscany ( today in Catania Sicily),  the portraits of the abbots of  the Abbey of Praglia (Padua), the Sant’Agata altarpiece for the church of Brivio (Lecco), the portrait of the Blessed Zefirino in the Orsoline headquarters in Verona and the Pentecost retable (6sqm) for the parish church of Colognola ai Colli (Verona) inaugurated by Bishop Flavio Carraro.
In 2004 she exhibited a vast production of paintings and graphic work from the last 25 years, at the “Officer’s Club” of Castelvecchio, Verona and took part in the following years in many exibitions at the Cathedral of Verona with the local group U.C.A.I.
In 2005/6 she attended the course “Business Woman” organized by the City of Verona for innovative business projects, proposing traditional art workshop that also uses computer technology. In 2008, she organized the “marble painting project” that retrieves ancient styles from the past and incorporates them into contemporary setting. 2012/15 she was part of the Milan group “Artists of Garibaldi” in the neighbourhood where as a girl she had attended high school.